Li aspettavo da tempo e finalmente questa mattina intorno alle ore 8:00 gli addetti al controllo certificazioni delle produzioni biologiche, (quelli veri) con zampette e ali per intenderci, sono finalmente arrivati nel mio piccolo orto biologico calabrese.


Un lungo esame approfondito durato un'intera mattinata. Gli incaricati con gli assistenti tutti, si sono messi all'opera alternando scorpacciate di afidi, cocciniglie e funghi di vario tipo. Ad essere esaminati con perizia, tutti i 90mq2 adibiti a coltivazioni di ortaggi a foglia larga, peperoncini, pomodoro varietà (principe borghese e cuore di bue), melanzane, zucchine e fagiolini tipicamente calabresi.


Alla fine il loro rappresentate massimo, colui che rilascia le autorizzazioni, si è complimentato dicendomi che nuovi controlli verranno effettuati e che questa è la via da percorrere per ottenere la vera certificazione biologica. 


Poco prima di volare via, verso un'altro orto, il capo spedizione ha espresso la sua sui vari marcatori biologioci presenti nel mio orticello di prodotti tipici calabresi: «autoprodurre ortaggi e frutta significa investire nel tempo e l'attesa ci aiuta a vivere più a lungo nella giusta armonia».