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Vino PETELIA Ceraudo
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Il vino PETELIA (13.5% vol) è un blend dell'Azienda Dattilo, ottenuto dalla vinificazione di 2 vitigni autoctoni calabresi aromatici: Greco Bianco e Mantonico. Una produzione contenuta che restituisce una concentrazione elevata di profumi che nel calice incantano. L'uso di lieviti naturali a fermentazione controllata sono la garanzia dei vini Ceraudo.
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NOME VINO: PETELIA
FORMATO: 75 cl
GRADAZIONE ALCOLICA: 13.5% vol.
ZONA DI PRODUZIONE: Italia - Calabria - Strongoli Marina (Kr)
AZIENDA: Azienda Agricola Dattilo di Roberto Ceraudo
CERTIFICAZIONE BIOLOGICA: SI
CERTIFICATORE: ICEA Organismo di controllo Aut. MIPAAF n° IT-BIO 006
VITIGNI: Greco Bianco, Mantonico
DENOMINAZIONE: Val di Neto I.G.T. Bianco
ANNATA: 2015
ALTITUDINE: 60-100 m s.l.m.
ESPOSIZIONE: Sud-Est
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: Spalliera a cordone speronato
ETÀ DEI VIGNETI: 20 anni
AFFINAMENTO: 8 mesi in serbatoi di acciaio termocondizionati
PROFUMO: Elegante, fine e delicato
COLORE: Giallo paglierino chiaro
SAPORE: Fresco, aromatico e persistente
ACIDITÀ: 5,5 g/L
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6-7 °C
PRODUZIONE: 70 quintali
ABBINAMENTI CONSIGLIATI: Insalate di mare, seppie alla griglia, calamari ripieni con emulsioni di agrumi e menta, polpo con peperoni e patate e tonno scottato in crosta di sesamo. Primi e secondi a base di pesce per tutte le occasioni.
CURIOSITÀ: Il vino Petelia prende il nome dall'antica Petelia l'odierna Strongoli.
[...] Ancora oggi lungo i crinali di questa terra che digradano verso l'azzurro mar Jonio, vedo le gesta di Ulisse stregato da Calipso, ninfa dalle crespe chiome narrata da Omero e odo i profumi della vite e dell'ulivo, tanto decantati da Plinio [...].
È in questa terra, l'antica Petelia oggi Strongoli, dove si possono ammirare le vestigia delle basi marmoree dedicate a Magno Megonio, l'epigrafe dei Ginnasarchi e quella di Alcimo in memoria di Traiano, e ancora il castello, le terme e la necropoli delle Manche, che Roberto Ceraudo ha deciso di dedicare la sua vita alla produzione di olio e vino di qualità. Era il 1973 quando decise di acquistare la tenuta di contrada Dattilo appartenuta prima ai Principi Campitello e Pignatelli e solo in seguito ai Baroni Giunti con un casale risalente al 1600. Nello stesso anno Roberto avvia la trasformazione dei terreni dai quali nasceranno i primi vigneti che, con tempo e sacrificio, gli regaleranno il suo primo vino.
Oggi l'Azienda Dattilo di Roberto Ceraudo si estende per quasi 100 ettari così suddivisi: 75 ettari di uliveto, 20 ettari a vigneto, 3 ettari ad agrumeto e 1 per la coltivazioni degli ortaggi, frutta e piante aromatiche per il ristorante stellato dell'azienda.
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