Vino DATTILO Ceraudo

NOME VINO: DATTILO
FORMATO: 75 cl
GRADAZIONE ALCOLICA: 13.5% vol.
ZONA DI PRODUZIONE: Italia - Calabria - Strongoli Marina (Kr)
AZIENDA: Azienda Agricola Dattilo di Roberto Ceraudo
CERTIFICAZIONE BIOLOGICA: SI 

CERTIFICATORE: ICEA Organismo di controllo Aut. MIPAAF n° IT-BIO 006 

VITIGNO: Gaglioppo 100%
DENOMINAZIONE: Val di Neto I.G.T. Rosso
ANNATA: 2012
ALTITUDINE: 60-100 m s.l.m.
ESPOSIZIONE: Sud-Est
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: Spalliera a cordone speronato
ETÀ DEI VIGNETI: 20 anni
AFFINAMENTO: 18 mesi botti di rovere francesi 
PROFUMO: Armonico e persistente
COLORE: Rosso rubino
SAPORE: Fresco, vellutato e rotondo
ACIDITÀ: 6 g/L
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 18-20 °C
PRODUZIONE: 70 quintali

ABBINAMENTI CONSIGLIATI: Battuto di podolica con anelli di Cipolla Rossa di Tropea e gocce di Aceto Balsamico tradizionale di Modena. Coniglio alla cacciatora con olive, capperi e trito di peperoncino piccante. Pecorino Crotonese stagionato e Caciocavallo Podolico.
 
CURIOSITÀ: La prima bottiglia di vino Dattilo risale al 1992, è senza alcun dubbio l'etichetta più rappresentativa della cantina Ceraudo. Dattilo deriva dal greco "dactylus" che significa dito; la contrada Dattilo, dove sorge l'azienda, dunque è il quinto dito di una mano che è suddivisa in piccole contrade.

NOTA PERSONALE: L'azienda Dattilo è un'oasi magica dove ritrovare i profumi e i sapori sapientemente custoditi. Un angolo di pace in un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato e credetemi, non è retorica e nemmeno un copia e incolla di frasi scopiazzate qua e la. Quello che sto scrivendo è quello che vedo e provo ogni volta che passo a trovare Roberto, Giuseppe, Caterina e Susy dall'azienda. Se vi capita di passare da Dattilo, fate attenzione ai fiori in tutta la zona. Non sono piantati a caso. C'è qualcuno che si è messo d'impegno e come in una tela di Giotto, sempre quel qualcuno (dopo una boccata di brezza marina), ha dato vita a colpi di colore su questa terra che si affaccia sul mar Jonio calabrese. Appena arrivati in azienda vi colpiranno le fioriere vicino al ristorante, oppure quelle vicino agli uffici, ma anche quelle vicino ai parcheggi e ai cordoli delle strade che prolungano verso i vigneti. A mio avviso, la chiave di tutto sono i fiori che Roberto con estrema cura mette a dimora: rosmarino, mirto, origano, mentuccia, ginestra, finocchietto selvatico, rose, elicrisium (liquirizia), agave, pitosforo e altre varietà che hanno creato una cornice stupenda, infatti sembra di vivere nell'epoca dell'«Enotria Tellus» ovvero nella Terra delle viti e del vino come chiamarono i Greci questa regione quando arrivarono sulle nostre coste.   

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